Chi siamo? Una famiglia. Verter Turroni, Emanuela Ravelli e i figli Elia, Margherita e Eusebio. All’unisono, siamo la divisione in parti e la loro espansione. Il laboratorio è nelle mani di Verter. Dall’abbozzo su carta impasta materiali, forme e colori fino alla definizione dell’oggetto. La sua ricerca intuitiva e visionaria si compie con la complicità, il riconoscimento e il sostegno concreto del fratello Erich. Emanuela è la voce di un operato vivace e silenzioso. Fa dialogare Imperfettolab con l’altro e il resto del mondo, nel rispetto della sua natura e identità. Lo custodisce intatto e autentico. Lo spirito giocoso è affidato ai nostri figli. Sono loro che testano le opere, ne certificano la tenuta, la funzionalità e la godibilità. Pensiamo che sia il loro sguardo, in fondo, a validarle e renderle universali. Dove siamo? I nostri pensieri e le nostre azioni si muovono, crescono e prendono forma nella terra di Romagna, dal 1992. Tra colline di ciliegi e ulivi, pianure coltivate e cumuli di acciaio e ferro di riciclo. In mezzo, la via Emilia. Un paesaggio di contrasti e mutazioni che si riflette nelle nostre sculture d’arredo. Il nostro è uno spazio aperto, i tempi dell’arte e del vivere si fondono, senza soluzione di continuità. Imperfettolab sviluppa un proprio linguaggio nel mondo del design: attraverso l’autoproduzione dà vita a una collezione di oggetti e mobili che conservano l’interesse per l’espressione plastica e la lavorazione eseguita a mano. L’ideazione progettuale non è separabile dalla prassi artigianale. Nel processo del fare, l’intuizione originaria viene modellata o scolpita in scala reale da una mano sapiente, dando vita a una matrice che poi, attraverso uno stampo, trasferisce ai propri multipli i caratteri di forma e sostanza. Nella sequenza della lavorazione la finitura, attenta e minuziosa, differente per ogni genere di oggetto, permette a tutti gli elementi di acquisire identità e unicità. Le forme sono curvilinee, il materiale è preferenzialmente la vetroresina, che Imperfettolab padroneggia in tutte le sue possibili metamorfosi, grazie all’abilità e perizia acquisite nel tempo. Una collezione dall’aspetto naturale e illusorio, interprete della sintesi tra natura e artificio. Imperfettolab oggi riempie le stanze: oggetti destinati a durare nel tempo, non solo come materia, ma come identità.

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Chi siamo?

Una famiglia.

Verter Turroni, Emanuela Ravelli e i figli Elia, Margherita e Eusebio.

All’unisono, siamo la divisione in parti e la loro espansione.

Il laboratorio è nelle mani di Verter.

Dall’abbozzo su carta impasta materiali, forme e colori fino alla definizione dell’oggetto.

La sua ricerca intuitiva e visionaria si compie con la complicità, il riconoscimento e il sostegno concreto del fratello Erich.

Emanuela è la voce di un operato vivace e silenzioso.

Fa dialogare Imperfettolab con l’altro e il resto del mondo, nel rispetto della sua natura e identità.

Lo custodisce intatto e autentico.

Lo spirito giocoso è affidato ai nostri figli.

Sono loro che testano le opere, ne certificano la tenuta, la funzionalità e la godibilità.

Pensiamo che sia il loro sguardo, in fondo, a validarle e renderle universali.

Dove siamo?

I nostri pensieri e le nostre azioni si muovono, crescono e prendono forma nella terra di Romagna, dal 1992.

Tra colline di ciliegi e ulivi, pianure coltivate e cumuli di acciaio e ferro di riciclo.

In mezzo, la via Emilia.

Un paesaggio di contrasti e mutazioni che si riflette nelle nostre sculture d’arredo.

Il nostro è uno spazio aperto, i tempi dell’arte e del vivere si fondono, senza soluzione di continuità.

Imperfettolab sviluppa un proprio linguaggio nel mondo del design:

attraverso l’autoproduzione dà vita a una collezione di oggetti e mobili che conservano l’interesse per l’espressione plastica e la lavorazione eseguita a mano.

L’ideazione progettuale non è separabile dalla prassi artigianale.

Nel processo del fare, l’intuizione originaria viene modellata o scolpita in scala reale da una mano sapiente, dando vita a una matrice che poi, attraverso uno stampo, trasferisce ai propri multipli i caratteri di forma e sostanza. Nella sequenza della lavorazione la finitura, attenta e minuziosa, differente per ogni genere di oggetto, permette a tutti gli elementi di acquisire identità e unicità.

Le forme sono curvilinee, il materiale è preferenzialmente la vetroresina, che Imperfettolab padroneggia in tutte le sue possibili metamorfosi, grazie all’abilità e perizia acquisite nel tempo.

Una collezione dall’aspetto naturale e illusorio, interprete della sintesi tra natura e artificio.

Imperfettolab oggi riempie le stanze: oggetti destinati a durare nel tempo, non solo come materia, ma come identità.