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Tondini
Architonic ID: 1563903
SKU: INKYJLI1801
Anno di Lancio: 2018
Il multistrato di betulla è a tutti gli effetti uno straordinario materiale high-tech frutto del mirabile incontro tra la genialità costruttiva della Natura e quella dell’Uomo. Grazie alla sua ineguagliabile resistenza meccanica e alla tenuta degli incollaggi anche nelle situazioni più critiche è ancora oggi utilizzato in applicazioni ad altissimo contenuto tecnologico quali la costruzione di carlinghe di aeroplani o di scafi navali.
La particolare disposizione degli strati a fibre incrociate, rende i grandi pannelli stabili nel tempo e indeformabili a vita. A tutto vantaggio di praticità ed estetica. Ideale sia nella nuova costruzione che per interventi di ristrutturazione, perfetto a parete anche in ambienti più sensibili come bagni e cucine.
A seguito di uno specifico lavoro di ricerca e sviluppo Inkiostro Bianco e Listone Giordano hanno scelto di utilizzare la betulla come materiale nobile per elementi di arredo a parete.
Una superficie lignea impreziosita da decori che assicura il vantaggio della durabilità del proprio investimento.
Materiale: multistrati di betulla
Misure: L.60X60(H); L.60X120(H)
Spessore totale: 12,5 mm
Posa: incollato
Concetto
Uno stile essenziale e raffinato che combina elementi primordiali come il punto e la linea in una elegante alternanza di forme decise che si animano a seconda del punto di osservazione.
Questo prodotto appartiene alla collezione:
Colore beige, Colore multicolore
Impiallacciatura in vero legno, Legno

Italy
Aldo Cibic teaches at the Politecnico di Milano, the IUAV, Venice, and the Domus Academy; he is an honorary professor at the Tongji University, Shanghai. Aldo Cibic nasce a Schio (VI) nel 1955, e si avvicina al mondo del design da autodidatta. Nel 1977 incontra a Milano Ettore Sottsass. Diventa socio della Sottsass Associati, e nel 1981 è fra i fondatori di Memphis, collettivo che segnerà un passaggio epocale nell'universo del design e dell'architettura. Innovatore per vocazione, lontano da etichette di genere e forzature stilistiche, Cibic adotta da subito "la sperimentazione come prassi". Alla fine degli anni ottanta fonda lo studio Cibic, e nel 1991 lancia "Standard", la sua prima collezione autoprodotta. Nello stesso periodo diventa docente presso la Domus Academy e avvia l'attività di ricerca con le scuole, inaugurando l'idea di un "design dei servizi". Progetti come "The Solid Side" (1995) e "New Stories New Design" (2002) incoraggiano una relazione dinamica fra l'uomo e lo spazio e propongono una modalità originale di progettazione dei luoghi rispetto alle dinamiche sociali. Con la stessa vocazione "Microrealities" (2004) e "Rethinking Happiness" (2010), entrambi presentati alla Biennale di Architettura di Venezia, che inventano storie contemporanee volte a moltiplicare le occasioni di incontro, scambio e condivisione nella vita collettiva. Nel 1989 fonda lo studio Cibic & Partners; nel 2010 viene avviato il Cibicworkshop, al contempo studio di progettazione e centro multidisciplinare di ricerca, che si dedica all'elaborazione di tipologie progettuali alternative e sostenibili, rivolte alla valorizzazione del territorio e alla definizione di una nuova coscienza culturale, emotiva ed ambientale dello spazio pubblico. Aldo Cibic svolge attività di insegnamento presso il Politecnico di Milano, lo IUAV di Venezia e la Domus Academy, ed è professore onorario alla Tongji University di Shanghai.