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Architonic ID: 1320644
Anno di Lancio: 1979
Sedia impilabile
Struttura in tondino di acciaio cromato. Il rivestimento è in tessuto facilmente sfilabile grazie a cerniere ad alta resistenza. Rivestimento in tessuto Kvadrat® Pause 4 100% cotone oppure tessuto Trevira® CS 100% poliestere.
Impilabile 12 pezzi
48 x 57 x h 79 cm (seduta h 47 cm)
Concetto
Un classico esempio del minimalismo di Enzo Mari, premiato con il Compasso d'Oro nel 1979 e ancora in grado di emozionare per la sua attualità. La struttura, in elegante tondino d'acciaio cromato, è rivestita da fodere in svariati colori che si possono mettere e togliere con estrema facilità grazie a generose cerniere lampo ad alta resistenza che ne accentuano l'aspetto giovane e spigliato.
Rivestimenti: tessuto Kvadrat® Pause 4 100% cotone, oppure tessuto Trevira® CS 100% poliestere.
Impilabile fino a 12 pezzi.
Sedia impilabile
Struttura in tondino di acciaio cromato. Il rivestimento è in tessuto facilmente sfilabile grazie a cerniere ad alta resistenza. Rivestimento in tessuto Kvadrat® Pause 4 100% cotone oppure tessuto Trevira® CS 100% poliestere.
Impilabile 12 pezzi
48 x 57 x h 79 cm (seduta h 47 cm)
Questo prodotto appartiene alla collezione:
Base metallo, Metallo, Seduta tessuto teso

Italy
Enzo Mari, nato a Novara nel 1932, lavora in diverse direzioni alle quali è punto comune di riferimento la riflessione sui significati di forma e progetto. Questa attività, iniziata con le ricerche sulla percezione visiva, si è rivolta in seguito ai giochi per bambini, alla grafica, al design e all'architettura. Ha tenuto numerosi corsi di insegnamento tra i quali quelli presso il "Centro Studi di Comunicazione Visiva" dell'Università di Parma, l'"Accademia di Belle Arti" di Carrara, la "Facoltà di Architettura" del Politecnico di Milano e l'"ISIA" di Firenze. Recentemente alla "Hochschüle der Kunste" di Berlino e alla "Hochschüle fur Angewandte Kunst" di Vienna. Nel 2002 la "Facoltà di Architettura" del Politecnico di Milano gli ha conferito la Laurea Honoris Causa in Disegno Industriale. E' membro del "Centro Studi e Archivio della Comunicazione" di Parma, nel cui archivio sono conservati circa novemila suoi disegni originali. Ha esposto i suoi lavori in numerosi musei tra i quali "La Biennale" di Venezia, "La Triennale" di Milano, lo "Schloss Charlottenburg" di Berlino, la "Galleria Santa Monica" di Barcellona e la "Galleria d'Arte Moderna" di San Marino. Esemplari delle sue opere d'arte e di design fanno parte delle collezioni di vari musei tra i quali il "CSAC" di Parma, la "Galleria Nazionale di Arte Moderna" di Roma, il "MOMA" di New York e la "Triennale" di Milano. Per il suo lavoro di ricerca gli sono stati conferiti numerosi premi, tra i quali quattro "Compassi d'Oro". Nel 2001, Bollati Boringhieri ha pubblicato il suo saggio "Progetto e Passione" e, nel 2004, "La Valigia Senza Manico". Tra le pubblicazioni più recenti dedicate al suo lavoro: "Perché un Libro su Enzo Mari?", di F. Burkhardt e F. Picchi, Ed. Motta; "Enzo Mari - Il Lavoro al Centro", di A. d'Avossa e F. Picchi, Ed. Electa; "Enzo Mari: Tra Arte del Progetto e Arte Applicata", a cura del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza.