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Babycloud
Architonic ID: 1154921
Anno di Lancio: 2011
Table light
Size: Ø ~170 mm
Light source: LED
Colour temperature: 2700 K
Colour rendering index: > 85
Operating mode: On/Off
Operation: Cable integrated
Ballast (number): AC adapter (1)
Lamp shade: Polyester fleece
Tube: Steel, chrome-plated
Power cable: Schwarz, L 1800 mm
Mains plug: Euro (type C)
Light distribution: Diffuse
Power consumption: 5 W
Rated voltage: 100- 240V, 50/60Hz
Stand-by consumption: 0.3W
Safety class: I
Protection type: IP 20
Concetto
Più che una lampada, il modello CLOUD/MAMACLOUD, in tutte le sue diverse varianti, è una suggestiva scultura di luce la cui forma ricorda una nuvola in un cielo sereno. Ogni lampada è un pezzo unico, grazie alla possibilità di plasmare il suo materiale high tech a lunga durata secondo i propri desideri. I modelli standard hanno dimensioni che variano da 50 cm a 7 metri di lunghezza, altre forme e grandezze vengono realizzate su misura. Questa serie di lampade a basso consumo fa una splendida figura in residenze private o in interni destinati a essere frequentati dal pubblico, l’ottima tecnica di schermatura ne fa tuttavia anche un punto luce perfetto per postazioni di lavoro.
Da sempre la luce è uno dei temi più cari a Frank Gehry, architetto americano tra i più autorevoli del nostro tempo e vincitore del premio Pritzker, che ne ha fatto spesso il centro del proprio lavoro. Dai tardi anni Sessanta fino ad oggi, egli si è infatti sempre ispirato per i suoi progetti architettonici più diversi a soluzioni di illuminazione innovative, concretizzandole nella creazione di punti luce di vario tipo. Ad eccezione delle lampade "Fish" e "Snake", la cui produzione a metà degli anni Ottanta in un’edizione limitata era più che altro il risultato di alcune sperimentazioni condotte con il materiale "Colorcore", si trattava sempre di creazioni speciali appositamente ideate per integrarsi in un determinato progetto. Un esempio azzeccato è rappresentato in questo caso dalle espressive sculture luminose progettate su misura per le sale riunioni del Vitra Center di Birsfelden, terminato nel 1994.
Per la prima volta, Frank Gehry si cimenta ora nella progettazione di una serie di lampade appositamente ideate per la produzione in serie in collaborazione con BELUX. La poesia insita in queste creazioni è evocata già dal nome di questa serie: CLOUD; il loro ideatore, infatti, desidera che essa sia espressione di "the feeling of freedom and eccentricity" (il senso di libertà ed eccentricità). Le lampade di questa collezione si declinano in formati e versioni diversi: dal lampadario, alla piantana, alla lampada da pavimento e da tavolo, senza tuttavia perdere una loro identità comune rappresentata da un paralume in materiale simile a carta, di volume arioso ma di consistenza leggera, al centro del quale si colloca – invisibile agli sguardi- la lampadina. La forma scultorea irregolare, caratterizzata da numerose pieghe, grinze, curve e avvallamenti, richiama subito alla mente una di quelle nuvole leggere che abitano il cielo sereno e, al contempo, una grande e delicata palla di neve. Solo osservando questi modelli con più attenzione si coglie come il paralume sia composto da diversi elementi a guscio fissati gli uni agli altri. In questa caratteristica risiede il motivo per cui, nonostante struttura e forma uguali, ogni lampada possiede un tocco unico e personale che si concretizza nei singoli dettagli. Le pieghe del paralume, la cui strutturazione più o meno casuale è conseguenza del particolare processo produttivo di questa lampada, possono infatti – e anzi dovrebbero- trovare collocazioni e forme diverse semplicemente premendo o restituendo forma al paralume stesso, laddove questo ultimo è invece rientrante. In tal modo chi utilizza CLOUD è chiamato a partecipare alla sua progettazione e anzi a ricrearla sempre, rinnovandola, quando lo desideri.
Lo stesso Gehry considera CLOUD un omaggio a Isamo Noguchi. La sua creazione ha infatti il carattere scultoreo in comune con le famose lampade Akari in carta del designer giapponese. Proprio come Noguchi, Gehry ha inoltre sempre provato un interesse notevole per la carta come materiale di base, che ha utilizzato frequentemente per la progettazione dei suoi mobili. Non c’è quindi da stupirsi che il primo prototipo della nuova serie di lampade fosse costituito da fogli di carta da pacchi modellati a guscio e quindi fissati gli uni agli altri con delle graffette. La produzione in serie necessitava tuttavia di oggetti realizzati con un materiale differente che rispondesse a requisiti tecnici di sicurezza e a esigenze di illuminazione diverse. Dopo un intenso lavoro di ricerca, si è deciso di optare per una sottile lamina di poliestere opportunamente e più volte trattata al fine di risultare, quanto a estetica e consistenza al tatto, non dissimile da carta robusta e leggermente fibrosa. Si tratta di un materiale flessibile e facilmente plasmabile, resistente agli strappi, scarsamente infiammabile, durevole e semplice da pulire: per CLOUD la scelta ideale.
Il processo di produzione di CLOUD prevedeva la realizzazione di lamine arcuate di questo nuovo materiale, da modellare a guscio e quindi da rinforzare tramite un anello in policarbonato trasparente. Gli elementi ricurvi così conseguiti sono poi uniti tra loro da piccoli ganci in plastica per formare la struttura del paralume che, quindi, può consistere di un numero di gusci variabile a piacimento a seconda delle dimensioni.
La serie CLOUD comprende quattro diversi formati standard di lampadari la cui struttura viene compressa ai fini del trasporto fino a raggiungere uno spessore di 10 cm. Una volta giunto a destinazione il lampadario può quindi essere dispiegato e modellato a piacimento con pochi gesti dal cliente, cui spetta il compito di conferirgli la sua forma (provvisoriamente) definitiva. Nel caso della piantana, il corpo della lampada è invece formato da sette elementi sostenuti da un sottile tubo di acciaio cromato. La base rettangolare conferisce a questa lampada grande stabilità. Le lampade da tavolo e da pavimento seguono il medesimo principio strutturale e sono costituite, nella versione standard, da cinque elementi.
Dall'autunno 2010 la serie CLOUD si è arricchita del modello CLOUD-XL. Questa nuvola dal corpo allungato, si adatta perfettamente a una collocazione sopra tavoli da pranzo o comunque in ambienti non troppo alti grazie alla sua struttura slanciata e oblunga. La sostengono due sottili cavi metallici inseriti in un punto centrale.
Gli stessi elementi che compongono i modelli sopraccitati si ritrovano anche in MAMACLOUD, il cui aspetto estremamente voluminoso ne fa una vera scultura di luce. Ogni lampada è un pezzo unico in quanto può essere plasmata e personalizzata a mano. La struttura modulare del corpo portante consente di produrre questa lampada in forme e grandezze diverse oltre che, naturalmente, nelle lunghezze standard da 2 a 7 metri. BELUX è lieta di accogliere in tal senso le richieste dei clienti e di collaborare con loro per soddisfare le loro personali esigenze. Le nuvole sono un simbolo di lievità, donano suggestioni piacevoli e creano atmosfera. MAMACLOUD con il suo volume importante, lo standard a basso consumo e le proprietà fonoassorbenti, è perfetta per ambienti di grande altezza. Le possibilità di utilizzo spaziano dalle sale conferenze alle hall ed entrate degli hotel senza dimenticare bar o lounge. L'ottima schermatura e la diffusione omogenea della luce fanno di MAMACLOUD una soluzione perfetta per illuminare l'ambiente di lavoro.
L'intera collezione di modelli CLOUD / MAMACLOUD è provvista di lampadine a fluorescenza a basso consumo e disponibile nella versione con interruttore ON/OFF e con varialuce.
Riconoscimenti
Good design
Questo prodotto appartiene alla collezione:
Illuminazione generale, Oggetti luminosi
Lampade LED

United States
Gehry Partners, LLP is a full service firm with broad international experience in museum, theater, performance, academic, and commercial projects. Founded in 1962 and located in Los Angeles, California, Gehry Partners currently has a staff of approximately 115 people. Every project undertaken by Gehry Partners is designed personally and directly by Frank Gehry. All of the resources of the firm and the extensive experience of the firm’s senior partners are available to assist in the design effort and to carry this effort forward through technical development and construction administration. At the heart of the firm’s approach to design is a method in which the client is brought fully into the design process as a member of the design team, making the design a true collaboration between architect and client. The design process is based on extensive physical modeling at multiple scales, in which both the functional and formal aspects of a project are explored in detail. Very early in the process, actual building materials and large-scale mock-ups are employed to promote understanding of the design among all involved parties. Working simultaneously with the formal image at the urban scale and with materials and building systems at the detail level, every project undertaken by Gehry Partners evolves in response to the specific programmatic and budgetary goals defined by the client. The staff of Gehry Partners includes a large number of senior architects who have extensive experience in the technical development of building systems and construction documents and who are highly qualified in the management of complex construction projects. This development and management is aided by Digital Project, a sophisticated 3-dimensional computer modeling program, developed by Gehry Technologies, Inc. Adapted from French aerospace engineering software, this tool allows the firm to thoroughly document designs and rationalize the bidding, fabrication, and construction process. The work of Gehry Partners has been featured widely in national and international newspapers and magazines, and has been exhibited in major museums throughout the world. Notable past projects include: the Vitra International Furniture Museum and Factory in Weil am Rhein, Germany; the Chiat/Day Office Building in Venice, California; the Vila Olimpica Retail and Commercial Complex in Barcelona, Spain; the University of Toledo Center for the Visual Arts in Toledo, Ohio; the Frederick R. Weisman Art Museum at the University of Minnesota in Minneapolis, Minnesota; the Vitra International Headquarters in Basel, Switzerland; the EMR Communication and Technology Center in Bad Oeynhausen, Germany; the Team Disneyland Administration Building in Anaheim, California; the Nationale-Nederlanden Building in Prague, Czech Republic; the Guggenheim Museum Bilbao in Bilbao, Spain; Der Neue Zollhof, an office complex in Düsseldorf, Germany; the Vontz Center for Molecular Studies at the University of Cincinnati in Cincinnati, Ohio; the Corcoran Gallery and School of Art in Washington, DC; the DZ Bank Building, a mixed-use building adjacent to the Brandenburg Gate in Berlin, Germany; the Peter B. Lewis Campus of the Weatherhead School of Management at Case Western Reserve University in Cleveland, Ohio; the Walt Disney Concert Hall in Los Angeles, California; Maggie’s Centre, a cancer patient care center in Dundee, Scotland; the Bard College Performing Arts Center in Annandale-on-Hudson, New York; the Millennium Park Music Pavilion and Great Lawn in Chicago, Illinois; the Marques de Riscal Winery in Elciego, Spain; the Princeton Science Library in Princeton, New Jersey; and the Novartis Gehry Building in Basel, Switzerland. Current projects in design and under construction are the Bio Museo- Panama: Bridge of Life in Panama City, Panama; the Lou Ruvo Alzheimer Center in Las Vegas, Nevada; the Ohr-OKeefe Museum in Biloxi, Mississippi; the New World Symphony Concert Hall in Miami, Florida; the Beekman Tower in New York, New York; the Foundation Louis Vuitton in Paris, France; Residential Tower in Hong Kong; the Guggenheim Abu Dhabi in the United Arab Emirates; and the LUMA Foundation in Arles, France, Dr Chau Chak Wing building, University of Technology Sydney.