


Architonic ID: 1394704
Anno di Lancio: 2013
Il divano Auto-reverse di Arketipo, poliedrico e dalla forte personalità, nasce dall'idea di esprimere una duplice anima nell'area living. Il suo apparente disordine visivo si contrappone all'ordine ed alla cura maniacale dei dettagli, per ottenere un oggetto dallo stile deciso, definito e di alta qualità. La struttura sottile, elegante e discreta, circonda e contiene i cuscini di seduta, lo schienale ed i braccioli, enfatizzati da volants perimetrali che assicurano un movimento ben definito alla linea ed un' estrema morbidezza sia visiva che tattile. L'importante cerniera, applicata sui quattro lati dei cuscini, infonde rigore, sottolinea il particolare design ed unisce il doppio rivestimento: in pelle da un lato ed in tessuto dall'altro. Nello stesso prodotto e nello stesso spazio coesistono la delicatezza, il calore del tessuto e l'eleganza della pelle. Un particolare mix di materiali per creare combinazioni di cromatismi differenti e abbinamenti sofisticati. La struttura è sollevata da terra tramite gambe minimal realizzate in metallo a sezione quadrata.
Concetto
Auto-Reverse suscita una delle emozioni più primitive ma anche più potenti: la gioia. Si tratta di un concetto innovativo ideato da Giuseppe Viganò: portare la moda in un prodotto d'arredo. Auto-Reverse infatti è più di un elegante complemento d'arredo, poiché permette di giocare con la forma e lo stile personalizzando gli spazi in cui viviamo. Ispirandosi ai concetti di connessione e funzionalità, questo divano li interpreta magistralmente. I cuscini sono costruiti con una cerniera che consente di giocare con combinazioni di materiali diversi su entrambi i lati. Le infinite combinazioni possibili giocano con i sensi, mantenendo un'eleganza discreta. È un'idea senza timori, è un'idea Arketipo.
Questo prodotto appartiene alla collezione:
Base metallo, Cuoio, Metallo, Seduta cuoio
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Italy
Giuseppe Viganò inizia la sua carriera nel campo dell’interior designer lavorando per prestigiosi showroom della Brianza. Le sue capacità lo portano a diventare art-director e a occuparsi dell’organizzazione di punti venditi, di selezione prodotti, di allestimenti fino alla gestione del personale. Proprio grazie a questa esperienza Giuseppe Viganò ha modo di comprendere gusti, esigenze e richieste dei clienti e così definire una propria idea di design. Nel 1988 inizia a lavorare in proprio e nel 2012 apre lo Studio Viganò a Lissone, in provincia di Monza-Brianza. Viganò spazia nei campi della progettazione non limitando la sua attività al solo disegno dei prodotti di arredo, ma declinando interessi dal concept alla comunicazione, dagli allestimenti temporanei alla progettazione d’interni. Dalle prime esperienze lavorative Viganò trae la capacità di osservare e trovare ispirazione da ciò che lo circonda; in un’intervista afferma: “Tutto ciò che mi colpisce è in qualche modo una fonte di ispirazione per me. Ogni forma d’arte è inclusa in questo: dall’architettura alla letteratura, dalla moda alla musica. Dopotutto, non è il progetto un atto di poesia?”. Giuseppe Viganò, appassionato di arti visive, vede nell’uso di nuovi materiali un’opportunità, un momento di conoscenza e di indagine creativa. Secondo Viganò un buon progetto d’industrial design deve basarsi su tre principi: sull’idea di affinità, ovvero l’oggetto deve rispecchiare la personalità dell’acquirente; sull’impiego, dove l’oggetto deve incontrare le necessità di chi lo utilizza e deve essere disegnato per dare una risposta; sul costo, che deve essere coerente con quanto proposto. Il suo stile può definirsi eclettico sempre attento al mutare della società e a favorire le esigenze del contemporaneo. In quest’ottica guida il proprio team nella ricerca di una risposta formale e funzionale ai bisogni collettivi realizzando oggetti e ambienti eleganti mai convenzionali. Numerose sono le collaborazioni all’attivo, sia nell’ambito degli allestimenti (che lo vedono spesso protagonista al Salone del Mobile di Milano), sia nella realizzazione di prodotti; tra i brand con cui lavora si segnalano: Poliform, Arflex, Bonacina Pierantonio, Bonaldo, Visionnaire, Arketipo, CIA International, Cogliati & Cogliati, Confalonieri, Matteo Grassi, Emmemobili, Estel, F.lli Longhi, Frighetto, Gamma International, Horus, Ivano Redaelli, Lema, Minotti, Misuraemme, Porada, Saba Italia, Rivolta e la pelle, Tappeti Artexa, Tisettanta, Turri, LiuJo Living Collection, YDF, Reflex, Twils, MEMEDESIGN, Morelato. La seduta Ellipses progettata per Bonacina Pierantonio è stata segnalata per partecipare alla selezione per l'ADI INDEX 2010, per il Premio Compasso d'Oro ADI.