Condividere
Stampa



Architonic ID: 20159245
Anno di Lancio: 2020
Mariolina ricorda lo stile degli anni ‘50, ma presenta una serie di dettagli in più. La sezione delle gambe infatti è più esile e precisa. Il sedile e lo schienale non sono fissati alla struttura attraverso viti o rivetti, ma tramite una serie di nervature in plastica stampate che abbracciano la struttura metallica sul retro del sedile e dello schienale. Mariolina è impilabile fino a 12 pezzi.
Materiali: struttura in tubo di acciaio verniciato poliestere, sedile e schienale in polipropilene stampato ad iniezione standard.
Concetto
Enzo Mari is considered to be one of the greatest exponents of Italian design, and indeed of world design. The creator of innumerable pieces that have become veritable icons, as well as an avant-garde academic, he loves archetypal shapes onto which he grafts his formulations, his talent and his leaps into the future. Mariolina is no exception. The image is only apparently a simple, fifties-style chair, and features a series of extra details that transform a humble seat into an intelligent object: the legs in chromed steel tube are in fact slimmer and more precise in section, and the polypropylene seat and back are not screwed or riveted to the frame, and are instead attached using a series of moulded ribs that grip the metal frame on the rear of the seat and back.
Questo prodotto appartiene alla collezione:
Base metallo, Metallo, Plastica, Seduta plastica
Puoi visitare la pagina del prodotto per queste varianti: basta cliccarci sopra!

Italy
Enzo Mari, nato a Novara nel 1932, lavora in diverse direzioni alle quali è punto comune di riferimento la riflessione sui significati di forma e progetto. Questa attività, iniziata con le ricerche sulla percezione visiva, si è rivolta in seguito ai giochi per bambini, alla grafica, al design e all'architettura. Ha tenuto numerosi corsi di insegnamento tra i quali quelli presso il "Centro Studi di Comunicazione Visiva" dell'Università di Parma, l'"Accademia di Belle Arti" di Carrara, la "Facoltà di Architettura" del Politecnico di Milano e l'"ISIA" di Firenze. Recentemente alla "Hochschüle der Kunste" di Berlino e alla "Hochschüle fur Angewandte Kunst" di Vienna. Nel 2002 la "Facoltà di Architettura" del Politecnico di Milano gli ha conferito la Laurea Honoris Causa in Disegno Industriale. E' membro del "Centro Studi e Archivio della Comunicazione" di Parma, nel cui archivio sono conservati circa novemila suoi disegni originali. Ha esposto i suoi lavori in numerosi musei tra i quali "La Biennale" di Venezia, "La Triennale" di Milano, lo "Schloss Charlottenburg" di Berlino, la "Galleria Santa Monica" di Barcellona e la "Galleria d'Arte Moderna" di San Marino. Esemplari delle sue opere d'arte e di design fanno parte delle collezioni di vari musei tra i quali il "CSAC" di Parma, la "Galleria Nazionale di Arte Moderna" di Roma, il "MOMA" di New York e la "Triennale" di Milano. Per il suo lavoro di ricerca gli sono stati conferiti numerosi premi, tra i quali quattro "Compassi d'Oro". Nel 2001, Bollati Boringhieri ha pubblicato il suo saggio "Progetto e Passione" e, nel 2004, "La Valigia Senza Manico". Tra le pubblicazioni più recenti dedicate al suo lavoro: "Perché un Libro su Enzo Mari?", di F. Burkhardt e F. Picchi, Ed. Motta; "Enzo Mari - Il Lavoro al Centro", di A. d'Avossa e F. Picchi, Ed. Electa; "Enzo Mari: Tra Arte del Progetto e Arte Applicata", a cura del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza.